Intervista a Marco Fioroni, l’ideatore del Cammino dei Borghi Silenti

Intervista a Marco Fioroni - vista panoramica
Marco Fioroni, ideatore del Cammino dei Borghi Silenti

Avevamo già raccontato la nostra esperienza del Cammino dei Borghi Silenti, un percorso ad anello di 90Km che rappresenta in realtà molto più che una semplice (e lunga) camminata. Si tratta, infatti, di un viaggio dentro sé stessi e alla scoperta di piccoli e silenziosi borghi della Provincia di Terni, immersi nella rigogliosa natura della Valle del Tevere e dei Monti Amerini.

A realizzarlo, cinque anni fa, è stato un ragazzo all’epoca poco più che trentaseienne: Marco Fioroni, che ha con questo Cammino (unico in Italia in quanto a organizzazione) realizzato anche un suo grande sogno. Scopriamo insieme la sua storia.

La nostra intervista a Marco Fioroni

Silvia Cerlenco: Ciao Marco, come nasce il Cammino dei Borghi Silenti?

Marco Fioroni: Ciao Silvia, il Cammino nasce nel 2019 da una mia passione. Una decina di anni fa mi sono appassionato al trekking. Inizialmente partecipavo a delle gare di corsa in montagna poi nel 2014 ho creato l’Associazione Amerini Trekking, unica associazione di trekking esistente nella zona in quel periodo. Ho iniziato a fare la guida escursionistica e fino al 2019 ho accompagnato oltre 200 gruppi in escursione. Successivamente mi sono appassionato ai Cammini. Nel 2016 ho percorso il primo cammino sulla Via Francigena e da lì non ho più smesso. Ad oggi ne ho percorsi una quindicina, tra cui il Cammino di Santiago (circa 1.000 km in oltre 30 giorni). Il Cammino dei Borghi Silenti (il cui nome è stato molto azzeccato) nasce dunque dall’idea di sviluppare nel mio territorio un itinerario più piccolo ma di grande interesse e fascino.

SC: Quali sono i numeri di presenze ad oggi e qual è l’indotto che si è creato per il territorio?

MF: Nel 2019 il Cammino ha accolto 1.000 camminatori e camminatrici. I numeri sono cresciuti di anno in anno e quest’anno arriveremo probabilmente a 15mila presenze. L’economia locale ne ha tratto un grande beneficio considerando che anche durante il periodo del Covid (2020-2022) abbiamo avuto tante presenze durante la primavera, l’estate ed il primo periodo autunnale. Piccole alimentari e piccoli ristoranti all’inizio vedevano 10 persone al giorno ed oggi ne vedono in media 100. In tutto il territorio dell’Alto Amerino erano presenti 7-8 alloggi turistici, oggi ne contiamo oltre 80. L’indotto che si è creato è stato notevole.

SC: Qual è il valore aggiunto per il viaggiatore o la viaggiatrice che vuole partecipare a questo Cammino rispetto ad altri?

MF: Il valore aggiunto è l’organizzazione in quanto è l’unico Cammino creato e gestito da un’azienda privata che si dedica tutto l’anno alla gestione e manutenzione del cammino. C’è un’organizzazione ed un lavoro notevole dietro le quinte e tutto questo è un valore aggiunto perché in Italia non esiste un’altra formula del genere. Il camminatore è bene informato e seguito.

SC: C’è qualche particolarità che il viaggiatore o la viaggiatrice scoprirà durante il Cammino che puoi anticiparci?

MF: Sono tante durante il percorso. In primis, i personaggi del luogo. Enrico Fratini (zona Santa Restituta/Toscolano) ha una collezione di carri funebri (cercate su youtube!) oppure il famoso “Galletto” di 95 anni che sta a Scoppieto seduto sulla panchina ad aspettare con il suo timbro ogni camminatore e camminatrice; inoltre, vi sono tanti ristori particolari o bizzarri (es. vi è un ristoro in un’antica grotta etrusca) e a Montecchio si trova l’unica azienda d’artigianato dell’epoca che produce cesti a mano. Inoltre a Tenaglie ci sono due punti panoramici: le Panchine del Pellegrino e la Panchina del Ciclope (la più grande d’Italia, lunga 5 metri per 3 di altezza) in località San Rocco.

SC: Quale raccomandazione daresti a chi non ha mai percorso un cammino di più giorni?

MF: È necessario avere un minimo di allenamento sia fisico che mentale (soprattutto se vuoi fare il Cammino in solitaria) e dotarsi di una buona attrezzatura da trekking (in primis scarpe e calzini). È possibile portare il cane ma anch’esso deve essere allenato alle lunghe passeggiate. Ho osservato che quasi il 100% di cani soffrono nell’affrontare questo Cammino specie durante l’estate.

SC: Qual è il periodo migliore per affrontare questo Cammino (condizioni meteo, disponibilità strutture, etc.)?

Intervista a Marco Fioroni – foto di Silvia Cerlenco

MF: È un cammino fattibile durante tutto l’anno ma è meglio evitare l’estate (da giugno a metà settembre) per chi soffre il caldo in quanto la temperatura è abbastanza elevata. In inverno si cammina benissimo con le belle giornate di sole, in quanto i Monti Amerini si trovano nel sud ovest dell’Umbria con una quota massima di 1000 metri, in una zona mite dove non nevica quasi mai. In autunno c’è il foliage anch’esso molto bello da osservare.

Con le strutture siamo ben organizzati. Ce ne sono oltre 80 in 90Km per cui un numero abbastanza notevole. Si trovano strutture di tutte le tipologie: dal donativo (struttura ad offerta dove per dormire è necessario avere la Credenziale del Cammino) all’ostello comunale e al B&B. E’ possibile effettuare il Cammino anche in tenda nelle varie location segnate nella guida cartacea con bivacco libero ma senza accendere fuochi.

Tenaglie è la partenza e l’arrivo del Cammino e qui siamo organizzati con tutte le tipologie di strutture compresa la nostra APS Amerini Trekking dove è possibile mangiare. È possibile arrivare a Tenaglie in macchina oppure con il treno fino ad Orvieto e prendere il bus di linea che porta a Tenaglie (info sul sito https://www.fsbusitalia.it/) oppure si può arrivare fino ad Alviano Scalo e usufruire di un servizio apposito di trasporto su prenotazione.

SC: Grazie per averci concesso quest’intervista, Marco!

MF: Grazie a voi, alla prossima!

Silvia Cerlenco

Apicoltrice e appassionata di viaggi, trekking, della buona cucina e delle tradizioni popolari folkloristiche. Il mio amore per la natura e gli animali mi ha portato a scegliere di vivere in campagna, tra le galline e gli ulivi.

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